VITO D’ASIO
La val d’Arzino oggi si svela risalendo da Pinzano al Tagliamento lungo la strada Regina Margherita costruita nel 1891 per volontà e ingegno dell’impresario Giacomo Ceconi, che di fatto spezzò l’isolamento millenario della sua vallata per permettere la comunicazione tra Pielungo e Anduins e la pianura.
A lungo isolata nella sua “orrida bellezza” come scrivevano le guide turistiche d’inizio novecento, immersa in una natura incontaminata tra boschi e acque limpidissime, la val d’Arzino oggi si svela risalendo da Pinzano al Tagliamento lungo la strada Regina Margherita costruita nel 1891 per volontà e ingegno dell’impresario Giacomo Ceconi, che di fatto spezzò l’isolamento millenario della sua vallata per permettere la comunicazione tra Pielungo e Anduins e la pianura.
La strada, ovvero undici chilometri scavati nella roccia, tra muraglioni, ponti, canali e piazzuole, opere di sostegno e riparo, compiuti in soli due anni, si snoda con numerosi viadotti e gallerie sulle scoscese rive del Clapet lungo il torrente Arzino, aprendosi in suggestive vedute su uno dei più incontaminati torrenti dalle ripide pareti rocciose che a monte formano pittoresche cascate, luogo ideale per refrigeranti bagni e per ogni tipo di sport. La strada è anche un itinerario ideale alla ricerca delle origini della vocazione del costruire propria di questo territorio, ricco di borgate nobilitate da pregiati esempi di architettura spontanea, e che da sempre ha formato abili scalpellini, muratori, artigiani, gli eroi dei cantieri che resero famosa nell’Impero Asburgico e nel regno d’Italia la sapienza costruttiva del conte-impresario Giacomo Ceconi di Montececon. Questa grande opera costituisce solo la premessa a un più ambizioso progetto di rimodellazione del paesaggio natale plasmato dalla tenacia del conte impresario: dando lavoro ai suoi valligiani, modellò anche il paesaggio della sua vallata, eleggendolo a sua abitazione con la costruzione del castello a Pielungo, costruendo il nuovo municipio ad Anduins, scuole e abitazioni, acquedotti, anche provvedendo al rimboschimento nei terreni di Asio e Clauzetto. (www.valdarzino.info)
Paesaggi della Val d’Arzino. ph Enos Costantini
FOTOGRAFIE