Sulle orme del Pilacorte

L’opera di Giovanni Antonio Bassini detto il Pilacorte (Carona, 1455 c.- Pordenone, 1531c.) il più noto scultore in pietra del Rinascimento attivo nella nostra regione, qualifica e contraddistingue molte chiese del Friuli, e si concentra nei luoghi dove Pilacorte prese stabilmente dimora (in particolare all’inizio della sua attività friulana a Spilimbergo, quindi a Udine, Cividale, Travesio, fino alla sua ultima residenza, a Pordenone) facendo scuola e lasciando capolavori d’arte nel duomo di Spilimbergo, in quello di Pordenone, e nella pieve di San Martino d’Asio, dove scolpì il più monumentale altare lapideo esistente in Friuli. Il restauro in corso proprio di quest’opera costituisce un occasione unica per approfondirne lo studio, nel più ampio contesto della produzione dell’artista e della sua più stretta bottega, a partire da un convegno che vedrà la partecipazione dei massimi esperti nel settore, mai prima realizzato, e che si terrà a Clauzetto nel 2019: sarà l’occasione per aggiornare il corpus dell’artista, dopo il fondamentale studio pubblicato nel 1970 da Giuseppe Bergamini per conto della Società Filologica friulana in un edizione ormai fuori commercio, per acquisire nuovi dati documentari e interpretativi, e ragionare sul tema della scultura in pietra dipinta e sulle azioni di salvaguardia e restauro connesse a tale patrimonio artistico.

Tale evento si collegherà anche alla riscoperta e alla valorizzazione delle cave di pietra dove Pilacorte sceglieva la sua materia prima, da Travesio a Pradis presso la Cava Spessa, quest’ultima in procinto di riavviare la sua attività produttiva e di impostare un museo dedicato, nonché alla valorizzazione di quegli artigiani che esercitano tutt’oggi l’arte antica dello scalpello utilizzando la pietra locale: in tale contesto verranno organizzati laboratori dedicati alla lavorazione della pietra anche pensati per un pubblico scolastico oltre che per appassionati e architetti.

Appositi educational verranno approntati in collaborazione con le guide turistiche autorizzate e con gli operatori del settore, cui seguiranno visite guidate sul territorio in particolare, oltre che a Clauzetto e a Travesio, a Spilimbergo e Gaio, S. Giorgio della Richinvelda, San Vito al Tagliamento, a Pordenone, nelle chiese di Sedegliano e Coderno, di Arcano, S. Andrat del Cormor, etc. che favoriranno la visita esperienziale delle opere del Pilacorte permettendo l’apertura e l’accesso a luoghi e soprattutto chiese in genere chiuse o poco fruibili da parte del pubblico.

Il convegno e le visite dedicate si avvarranno della collaborazione dei Musei diocesani di Udine e di Pordenone, nonché del Museo civico di Ragogna, delle Parrocchie, degli Ecomusei, dei Comuni di Clauzetto, dell’UTI delle Valli e Dolomiti friulane; verranno coinvolte le associazioni sia culturali (FAI) che quelle locali, pro-loco, gruppi social, scuole, associazioni sportive (UISP sezione del FVG), e soprattutto i produttori locali e il settore dell’ospitalità al fine della creazione di itinerari attraverso i vari territori stimolando nuove sinergie tra il patrimonio artistico e i comparti dell’accoglienza, della ristorazione, della produzione viti vinicola, alimentare e agricola in genere, ma anche manifatturiera e artigiana.

Il progetto si propone di applicare, in linea con i nuovi indirizzi di valorizzazione dei beni culturali sanciti dal Ministero, il concetto di relazione e integrazione dei beni culturali con i loro contesti territoriali, ai fini della promozione turistica, in modo stabile e permanente ma anche implementabile, usufruendo di una comunicazione articolata nelle forme e passibile di aggiornamento.

Con la dicitura “Sulle orme del Pilacorte” verranno individuati appositi percorsi tematici, corredati da un’apposita campagna fotografica, che andranno ad arricchire il sito web il cui dominio è denominato Itinerari Culturali in Friuli Venezia Giulia, avviato con il progetto in corso Itinerari Culturali in val Cosa e val d’Arzino. Verranno inoltre pubblicati on line gli atti del convegno, ed elaborati materiali illustrativi e didattici anche a stampa, in una sorta di vademecum alla scoperta dell’opera artistica del Pilacorte e del suo tempo, delle sue relazioni artistiche, che spaziano da Tullio Lombardo a Giovanni Antonio de’Sacchis detto il Pordenone, privilegiando temi e suggestioni, indicando percorsi che si allargano anche al resto del Friuli e oltre.

Si verrebbe dunque a individuare e tracciare il “cammino”, passo per passo, del Pilacorte sul territorio friulano, documentandone e anche ricostruendone (se modificata, alterata o distrutta), l’opera, mappando un itinerario tematico in grado di restituire alla memoria e alla comune condivisione e fruizione le sue opere lapidee e quelle della sua scuola, ampiamente diffuse nel territorio, integrandoli con altri percorsi già esistenti ( Romea Strata, sentieristica Grande Guerra, naturalistica e sportiva, ciclovie pedemontane, linea ferroviaria Sacile-Gemona ora in fase di riatto etc.) pensato da subito per molteplici applicazioni (guida in formato tascabile, schede singole, tabelle segnaletiche) ma soprattutto declinabile in formato web attraverso una sorta di virtual tour interattivo che utilizzi elaborazione di fotografie in HDR permettendo una visita “informata”, supportata anche da fruibilità da mobile (sistema integrato di lettura di QR code).

Tempistica:

Laboratori didattici dedicati alla lavorazione della pietra e alla visita delle opere del Pilacorte a Clauzetto: estate-autunno 2018
Convegno di studi e presentazione del sito web: a chiusura restauri dell’altare di San Martino nella pieve d’Asio (2019)
Educational e visite guidate: fine 2018/inizi 2019

Progetto inoltrato alla Regione Friuli Venezia Giulia in occasione del primo bando in scadenza il 10 gennaio 2018 ore 12.00 (L.R. n.21/2016)
promosso dall’Associazione “Il Progetto” con sede a Pinzano al Tagliamento
info@ilprogetto.biz tel. 334 6251738; presidente Mauro Bisaro